E l'uomo creò la donna (1/2)
La Maria di Metropolis riporta al mito di Pandora: secondo Esiodo, fu creata da Efesto e Atena per ordine di Zeus per punire la razza umana, alla quale Prometeo aveva dato il fuoco divino. Tutti gli dei contribuirono alla creazione di Pandora donandole una qualità – bellezza, grazia, abilità manuale… ma Ermes le mise in cuore la menzogna e la furbizia. Giunta sulla terra, Pandora aprì per curiosità il vaso in cui erano contenuti tutti i mali, che da quel giorno si riversarono sull’umanità.
Esiste però un altro potente mito di creazione muliebre: Pigmalione, re di Cipro, si innamora di una statua d’avorio che lui stesso aveva scolpito. Implora Afrodite di accordargli una donna che assomigli alla statua, ed essa lo accontenta: tornato a casa, scopre che la statua è viva, e se la sposa. Ma la storia è nota, almeno a tutti coloro che hanno visto l’adorabile My fair lady al cinema o a teatro. O Pretty woman, che è lo stesso schema solo in un altro contesto.
Con la tecnologia, il plot mitologico si arricchisce di nuove possibilità.
In Io e Caterina, già nel 1980 Alberto Sordi sostituiva moglie, amante e domestica con il robot Caterina. Ma lei è così evoluta che gli farà rimpiangere la scelta.
Del romanzo di Ira Levin La fabbrica delle mogli (1972), sono state tratte due versioni cinematografiche: il film omonimo del 1975 e La donna perfetta del 2004. Qui gli uomini sottopongono le loro mogli ad uno speciale trattamento che le trasforma in bambole viventi, totalmente sottomesse ai loro bisogni.
Siamo ancora in ambito coniugale con Bambola meccanica modello Cherry 2000, film del 1987 in cui l’umanità si ritrova devastata da una guerra nucleare. Sam è in cerca di un hardware su cui installare la scheda di memoria della moglie-robot Cherry. Non sarà così semplice, e forse non è ciò che davvero vuole.
Ma l’evoluzione tecnologica continua, e ci farà uscire dalle mura domestiche… segue.