Comunicazione e sicurezza
Il 27 novembre 1982 l'espresso Milano – Taranto entrò nella stazione di San Benedetto del Tronto su un binario dove erano in corso lavori. Il deragliamento causò 3 morti e 32 feriti.
Il 7 gennaio 2005 un treno interregionale e un treno merci si scontrano presso un posto di movimento vicino a Crevalcore (Bologna) a causa del mancato rispetto di un segnale di arresto da parte del treno passeggeri. I morti furono 17 e 80 i feriti.
Il 12 luglio 2016 due treni di pendolari in viaggio sulla tratta a binario unico tra Ruvo e Corato, vicino Andria, si scontrarono frontalmente. Le vittime furono 23 e 57 i feriti. L'indagine ha riscontrato un errore di comunicazione tra le stazioni da cui partirono i treni.
Come tragicamente avvenuto anche nel caso dell’incidente ferroviario del 31 agosto a Brandizzo, un'informazione errata o mancante può avere conseguenze catastrofiche, tanto per la vita dei passeggeri quanto per quella del personale ferroviario.
La comunicazione chiara e accurata tra il personale di stazione, i conduttori dei treni, gli addetti alla manutenzione e gli altri dipendenti del settore ferroviario è fondamentale per garantire che le informazioni cruciali vengano trasmesse, recepite e agite correttamente.
Per evitare errori umani, è essenziale investire in sistemi di comunicazione avanzati, come tecnologie digitali e di monitoraggio, che semplifichino e migliorino il flusso delle informazioni in tempo reale. Ma nessuna tecnologia prescinde dalla formazione costante del personale per garantire che siano al corrente degli standard di sicurezza, delle procedure operative e della corretta gestione delle emergenze.
Perché l’errore umano è solo il punto di partenza per capire cosa è davvero successo e cosa fare per evitarlo. La realtà è sempre un mosaico di tessere da ricomporre. Con rigore ed onestà.