Relazione annuale INAIL
Il 4 ottobre è stata pubblicata la relazione annuale INAIL sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali nel 2022.
➡️Rimandando ad una lettura integrale tanto della relazione quanto dell’infografica allegata, riportiamo qui i dati più significativi che approfondiremo prossimamente. Anche perché tale pubblicazione ci è sembrato non abbia avuto – come negli anni passati – alcuna eco sui mezzi di comunicazione.
- I dati sulle denunce di infortunio nel 2022 registrano, rispetto all’anno precedente, un aumento dei casi complessivi (+24,6%). Anche al netto dei casi Covid, le denunce di infortunio “tradizionale” nel 2022 sono aumentate di oltre il 13% rispetto al 2021.
- Le denunce di infortunio mortale sono significativamente diminuite passando da 1.425 nel 2021 a 1.208 (-15,2%). Tale contrazione è ascrivibile interamente ai decessi causati dal contagio Covid, passati dagli oltre 230 casi del 2021 a 8 nel 2022. Al netto dei casi Covid, la riduzione della mortalità è stata non significativa (-0,4%).
- I lavoratori di 65 o più anni, contribuiscono per il 2,3% agli infortuni totali che aumentano a 8,1% se consideriamo gli infortuni mortali. Il settore edile si conferma come quello a più alta mortalità.
- I dati del 2022 indicano un aumento delle denunce di malattia professionale in confronto al 2021 (+9,9%), dove le malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo si confermano al primo posto.
- Continua il calo del personale ispettivo (-5,8%), che passa da 223 a 210 unità.
✅La relazione annuale INAIL rappresenta una ricca fonte di informazioni che consente a tutti gli attori coinvolti nel miglioramento della sicurezza e salute sul lavoro – dal legislatore alle aziende, dagli organi di controllo ai sindacati, dai medici del lavoro agli RSPP - di analizzare e comprendere meglio il quadro nel nostro paese. E attraverso l'analisi dei dati raccolti, dare priorità alle misure di prevenzione per garantire un ambiente lavorativo più sicuro per tutti i lavoratori.
❤️Per chiudere con una nota positiva: una parte importante del Piano per la prevenzione 2022-2024 è dedicata alla scuola “con specifiche attività formative da sviluppare sia a livello locale che nazionale, al fine di promuovere costantemente la cultura e i valori della salute e della sicurezza in ogni momento della vita, a cominciare dai cicli primari di istruzione” (sic).
In un panorama in cui le ombre sembrano prevalere sulle luci, ci sembra una buona notizia.