L'importanza dell'età dei lavoratori nell'andamento degli infortuni e delle malattie professionali
- v.albania
- 01 Febbraio 2024
❓L’età dei lavoratori influenza l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali? Cosa possono fare le aziende per la sicurezza ed il benessere dei lavoratori “anziani”, cioè di età superiore a 55 anni?
➡️ L'invecchiamento della popolazione lavorativa è un fenomeno globale, e l’Italia non fa eccezione: l’età media della popolazione lavorativa è passata da 42 a 43 anni in un decennio, e le aspettative per i prossimi anni non prevedono un’inversione di tendenza (fonte: ISTAT). Ma qual è l'incidenza dell'età dei lavoratori sugli infortuni e le malattie professionali? Ecco alcuni dati INAIL:
- il numero di infortuni sul lavoro tra i lavoratori con più di 55 anni è aumentato del 10% negli ultimi cinque anni
- nel 2022, il 50,5% degli infortuni mortali ha coinvolto lavoratori con più di 50 anni
- le malattie professionali più comuni tra i lavoratori anziani sono le patologie muscoloscheletriche (37%), seguite dalle malattie cardiovascolari (22%) e dalle malattie respiratorie (15%).
➡️ Quali sono le cause dell’aumento degli infortuni per i lavoratori anziani? L'età porta con sé una serie di cambiamenti fisici e cognitivi che possono rendere i lavoratori più suscettibili agli infortuni. La riduzione della forza muscolare, la diminuzione della flessibilità e la diminuzione della capacità di concentrazione possono aumentare il rischio di incidenti sul lavoro. Inoltre, le malattie croniche e le patologie legate all'invecchiamento, come le patologie osteoarticolari o cardiovascolari, possono essere amplificate dalle attività lavorative, mettendo ulteriormente a rischio la salute dei lavoratori più anziani.
➡️ Ecco perché è fondamentale che le aziende adottino strategie specifiche per garantire un ambiente di lavoro sicuro ed efficiente per tutti i dipendenti, indipendentemente dall'età. Nel 2016 l’OSHA (European Agency for Occupational Safety and Health Administration) ha pubblicato un’analisi sulla salute del lavoratore anziano (Safer and healthier work at any age – Final overall analysis report) dove vengono analizzati gli aspetti fondamentali del lavoratore anziano e definite le priorità di intervento.
Fra queste, citiamo:
- l'adozione di programmi di formazione continua, che prendano in considerazione le specificità degli anziani e permettano l’acquisizione di nuove competenze
- l’introduzione di visite mediche periodiche per i lavoratori con più di 45 anni al fine di valutare i problemi di salute in fase precoce e permettere interventi terapeutici efficaci
- il rafforzamento degli interventi di educazione e promozione della salute per spostare l’interesse dalla cura alla prevenzione.
➡️ Anche INAIL evidenzia l'esigenza di personalizzare le modalità di gestione dei rischi in base all'età dei lavoratori. Ad esempio, è importante valutare la distribuzione delle mansioni, evitando di sovraccaricare i lavoratori più anziani con compiti troppo pesanti o stressanti. Allo stesso tempo, l'utilizzo di tecnologie innovative e soluzioni ergonomiche può agevolare la vita lavorativa dei dipendenti di tutte le età, riducendo il rischio di incidenti e malattie professionali. La creazione di un ambiente di lavoro inclusivo, dove il valore dell'esperienza possa essere apprezzato e i dipendenti possano sentirsi valorizzati anche con il passare degli anni è fondamentale per garantire la salute e il benessere dei lavoratori di ogni età.
Noi di AGE web solutions aiutiamo i nostri clienti nella gestione dei lavoratori di tutte le età. Il nuovo modulo WAI permette di effettuare una valutazione numerica del rischio invecchiamento pesata in relazione all’età, utilizzando il Work Ability Index (WAI, indice della capacità lavorativa).
Il WAI aiuta ad individuare quali lavoratori hanno bisogno del supporto del Medico del Lavoro, così da definire gli interventi più appropriati, sia a livello organizzativo che personale, volti a prevenire una prematura diminuzione della capacità di lavoro stessa. È calcolato sulla base delle risposte date alle domande di un questionario che prende in considerazione sia le richieste fisiche e mentali del compito lavorativo che lo stato di salute e le risorse del lavoratore.
Attraverso questa valutazione, il servizio di prevenzione e protezione aziendale sarà messo in grado di dare adeguate informazioni al DDL nel definire la priorità degli interventi per la salute e sicurezza dei lavoratori ad ogni età.
In conclusione, l'età dei lavoratori riveste un ruolo cruciale nell'andamento degli infortuni e delle malattie professionali. Attraverso la promozione di politiche aziendali inclusive e la personalizzazione delle misure preventive, possiamo creare un ambiente lavorativo più sicuro e adatto alle esigenze dei lavoratori di tutte le età.