Le scadenze della CSRD

Le scadenze della CSRD

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La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) ha sostituito la Non-Financial Reporting Directive (NFRD). In sintesi, queste sono le principali novità:

  • applicabilità a tutte le imprese di grandi dimensioni ed a tutte le PMI quotate
  • introduzione del concetto di doppia materialità (double materiality, cioè doppia rilevanza)
  • introduzione di standard comuni di reporting (ESRS - European Sustainability Reporting Standards)
  • introduzione della “limited assurance”
  • obbligo di digitalizzazione/tagging del reporting.

Ma quali sono le scadenze applicative?

La direttiva CSRD prevede una applicazione progressiva e scaglionata degli obblighi di rendicontazione. Poiché si tratta di dichiarazioni che vengono erogate dalle aziende a fine anno fiscale, l’entrata in vigore nell’anno X comporta la raccolta dati nell’anno X-1.

Vediamo per quali aziende diventa obbligatoria la pubblicazione dei report di sostenibilità, e quando:

  • società quotate con oltre 500 dipendenti: a partire da gennaio 2025 pubblicheranno il bilancio di sostenibilità riferito all’anno fiscale 2024
  • grandi società non quotate: a partire da gennaio 2026 pubblicheranno il bilancio di sostenibilità riferito all’anno fiscale 2025
  • PMI quotate sui mercati finanziari: a partire da gennaio 2027 pubblicheranno il bilancio di sostenibilità riferito all’anno fiscale 2026
  • società extra-europee che generino un fatturato di almeno € 150 Milioni all’interno dell’Unione Europea: a partire da gennaio 2029 pubblicheranno il bilancio di sostenibilità riferito all’anno fiscale 2028.

Si stima che circa 50.000 imprese nell’Unione Europea saranno incluse nella CSRD, di cui 8000 in Italia. Si tratta di un significativo aumento rispetto alle 11.000 imprese europee – di cui 200 in Italia – che attualmente devono redigere la “Informativa di carattere non finanziario” ai sensi della precedente norma di rendicontazione sulla sostenibilità.

(to be continued)